Seminario del Prof. Wolfango Plastino del Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università Roma Tre
This talk presents our research on Web services for the last ten years. Different projects have been carried out including context-aware Web services, policy-based management of Web services, communities of Web services, and recently social Web services that are the focus of this talk. Web services have heavily changed the way software engineers develop today’s business applications. Organizations can now have an operative presence on the Internet through Business-to-Customer (B2C) and/or Business-to-Business (B2B) Web services. Despite the widespread use of Web services, some important issues remain unresolved such as where to advertise Web services for better and immediate exposure, how to discover Web services with respect to users’ needs, and how to replace Web services when they fail. These issues are addressed from a technical perspective without relying for instance, on the development opportunities offered by social computing. Social computing through Web 2.0 applications and tools has given the Internet a major push by capitalizing on the willingness of users to share, collaborate, and recommend. These different forms of interactions illustrate to a certain extent the principle of “I offer services that somebody else may need” and “I require services that somebody else may offer” upon which service-oriented computing is built. Service offers and requests illustrate how people behave in today’s society imposing a social dimension on the exploitation of Web services. Social Web services are the result of blending social computing with service-oriented computing. They ``know’’ with whom they worked in the past and with whom they would like to work in the future. This talk reviews the research progress we made in social Web services in terms of building social networks of Web services, discovering Web services using these social networks, and last but not least labeling Web services and communities of Web services with social qualities such as selfishness, trustworthiness, and spitefulness. Prior to concluding the talk, an overview of our current research projects on applying social Web services’ principles to cloud computing and business process modeling and coordination will be presented.
Bio: Dr Zakaria Maamar is a Professor in the College of Technological Innovation at Zayed University in Dubai, United Arab Emirates. His research interests are primarily related to service-oriented computing, context-aware computing, and enterprise application interoperability. Dr. Maamar has published several peer-reviewed papers in journals and conferences and regularly serves on the program and organizing committees of several international conferences and workshops. Dr. Maamar graduated for his M.Sc. and Ph.D. in Computer Sciences from Laval University in Canada in 1995 and 1998, respectively.
Seminario di Cultura Digitale - Il seminario sarà focalizzato sulle biblioteche digitali, esaminate da un punto di vista informatico. Se ne farà una breve storia, se ne esamineranno le caratteristiche principali, e si discuterà la relazione che esse hanno con il web. In particolare, si argomenterà come l'architettura del web possa offrire una solida base concettuale alle biblioteche digitali, e come i linguaggi del web, sia quelli per le persone che quelli per le macchine, siano adeguati a supportare una biblioteca digitale nella sua funzione di diffusione della conoscenza. Infine, si considererà il movimento dei Linked Data, nella sua accezione Open, e se ne discuteranno le potenzialità nel contesto delle biblioteche digitali.
Speaker: Lorenzo Lago, Università degli Studi di Milano
Le attuali memorie, soprattutto quelle più economiche e veloci, sono caratterizzate da tassi di errore non trascurabili. Se consideriamo sistemi che necessitano di una gran quantità di memoria la probabilità che avvenga un errore non può sicuramente essere sottovalutato. Poiché la correttezza degli algoritmi risulta vanificata anche da errori su pochi bit di memoria, la possibilità di calcolare correttamente anche in presenza di dati corrotti diventa fondamentale per molte applicazioni. Qualora non sia possibile, o sia troppo costoso, ricorrere ad hardware specifico per la rilevazione e la correzione degli errori, è ragionevole cercare una soluzione a questo problema a livello applicativo, ovvero progettare algoritmi e strutture dati capaci di garantire soluzioni corrette anche in presenza di informazioni inaffidabili o corrotte.
Gli OBDD (Ordered Binary Decision Diagram) sono strutture dati utilizzate per rappresentare funzioni booleane in modo efficiente, sia dal punto di vista delle operazioni tra funzioni, sia per quanto riguarda lo spazio di memoria utilizzato. Un OBDD è un grafo diretto aciclico (DAG), nel quale ogni nodo è composto da un indice, che indica una variabile della funzione, e da due puntatori a due sottografi. L'utilizzo degli OBDD spazia dalla sintesi logica alla verifica formale. Durante il seminario verranno descritte alcune strategie per rendere gli OBDD resilienti agli errori, utilizzando sia la loro ridondanza intrinseca che quella introdotta dalle loro implementazioni efficienti, e cercando soluzioni adatte ad essere applicate a pacchetti per la gestione di OBDD già esistenti.
(Referente: Anna Bernasconi- Dip. Informatica, UniPi)
Speaker:Mirko Viroli, Alma Mater Studiorum Bologna
Several today and emergent applications of pervasive computing (smartcities, sensor networks, traffic control) are based on the opportunistic encounter of large set of individuals (people, software services, data items, computational devices), with typically partial a-priori knowledge of each other's existence, dynamics and goals. This requires challenging levels of opennes, self-adaptivity, and self-organisation, wich we argue can be supported only as emergent coordination phenomena. A medium-term research goal is hence headed towards the introduction of suitable models and abstractions (and thereafter, languages and platforms), grounding an engineering methodology on top of the lesson of natural systems. In this talk we will report on recent advances in this context, rooted on novel self-organisation patterns and coordination languages, along with their application in scenarios of pervasive service ecosystems.
Organized by the Research Unit: SysMA - System Modelling and Analysis
I sistemi di sonorizzazione dei grandi spazi traggono vantaggio dalle possibilità offerte dai moderni sistemi basati su DSP: a partire dal progetto per finire con l'installazione, i sistemi audio hanno mostrato enormi miglioramenti su tutti i parametri principali di giudizio qualitativo (intelligibilità, potenza sonora erogata, estensione della banda passante).
A conferma di ciò, spesso si può assistere a performance di considerevole qualità audio in ambienti che, sino a pochi anni fa, erano considerati pressoché impossibili da sonorizzare correttamente: infatti la combinazione tra le nuove metodologie di progettazione elettroacustica e le quasi infinite possibilità di manipolazione del segnale offerte dal trattamento nel dominio numerico offrono gradi di libertà notevoli nella composizione e progettazione del sistema audio.
La manipolazione digitale del segnale non consente di superare i limiti fisici dettati dall'interazione tra parte elettroacustica e comportamento acustico dell'ambiente (altoparlanti e ambiente devono sempre essere considerati come parti di un unico sistema), offrendo tuttavia infinite possibilità di ottimizzazione al progettista ed all'installatore.
Relatore: Dott. Gianpiero Majandi
Riferimenti: Roberto Grossi (This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.), Francesco Romani (This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.)
Organized by the RU: SySMA - Dynamical Systems, Control, and Optimization
Relatore: Andrea Cerone, Trinity College Dublin
We develop a probabilistic process calculus for modelling ad hoc wireless networks with static topology. We present a theory of composition for wireless networks, which we take as the starting point for developing a probabilistic generalisation of Hennessy and de Nicola may/must testing preorders. We present an extensional semantics for networks which we use to define the simulation and the novel deadlock simulation preorders; we prove that these are sound with respect to the may and must testing relations, respectively. However, the developed proof methods are not complete; we show an example of two networks which are may-testing related, but not simulation related, and we argue that the extensional semantics we developed cannot induce a sound and complete proof principle for the testing preorders. Finally, we show the usefulness of our proof techniques by proving the correct behaviour of a probabilistic routing protocol with respect to a formal specification.
Relatore: Eugene Stepanov, St. Petersburg State University
Studieremo vari modelli per allocare un certo numero di nuove location in una zona popolata. In particolare, verranno studiati i seguenti modelli: (1) location classico (k-median, k-center problem); (2) Problema di pianificazione a breve termine (location dinamico) che dà luogo a un sistema dinamico molto particolare; (3) il problema di piazzare le nuove location nella zona popolata in presenza di location esistenti. Discuteremo anche alcuni problemi simili (optimal covering, optimal packing), nonché alcuni problemi interessanti di triangolazione computazionale, tuttora aperti.
Relatore: Luca Rosati (http://lucarosati.it/chi)
In un mercato dominato dal modello della coda lunga, con un aumento crescente della varietà di prodotti e informazioni disponibili, ci troviamo costantemente a scegliere fra un numero elevato di opzioni, non solo nel web ma anche nel mondo fisico. Se da una parte questa disponibilità è una ricchezza a cui difficilmente rinunceremmo, è anche vero che l'eccesso di scelta rischia di tramutarsi in stress; e lo stress, a sua volta, in non-scelta o mancato acquisto. È il cosiddetto paradosso della scelta. In realtà, molti studi dimostrano che il tempo e lo stress da scelta non dipendono tanto dal numero delle opzioni disponibili, ma soprattutto dal modo in cui queste sono organizzate e presentate. Il paradosso della scelta è quindi un problema di qualità più che di quantità. Attraverso esempi concreti, il seminario mostrerà alcuni principi chiave per facilitare la scelta nei menu, nei cataloghi e nelle interfacce in genere, agendo sull'architettura delle opzioni stesse.
Two complementary software engineering approaches currently exist to make complex software systems adaptive. Self-adaptation approaches attack the problem by engineering proper feedback loops around components and systems, so as to make them adaptive by explicit design. Self-organization approaches, on the other hand, attack the problems by trying to mimic in software the capabilities of collective adaptation of natural systems, so as to make systems adaptive by emergence. In this talk, after having overviewed these approaches and discussed their pros and cons, I analyze the issue of reconciling them towards a novel, innovative, approach. The scenario of handing mobility in complex urban scenario is adopted as a case study to clarify the concepts presented.
Franco Zambonelli, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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